venerdì 10 febbraio 2012


ANNI '80

E’ strano come le cose si colleghino nel cuore, creino dei legami nell’istinto e diventino memoria.
Il rumore di una moto che passa nel silenzio per me è qualcosa di inconfondibile : è il primo rumore che associo alla mia infanzia, è il rumore dell’estate e della libertà .
Ricordo perfettamente la prima volta che ho tremato a quel suono : ero nel mio lettino, nella casa vecchia,  sveglia dopo il pisolino pomeridiano, giocavo con i raggi del sole cercando di intrappolarli tra le mani in un cerchio preciso, così che la luce passando in quel piccolo foro sarebbe stata perfetta e solo mia.
C’era caldissimo e i pochi rumori che si sentivano ovattati e lontani, descrivevano perfettamente il paesaggio giallo e vuoto di quei pomeriggi afosi e la vita monotona di un quartiere dormitorio degli anni 80.
Improvvisamente da lontano un rumore irriverente, irrequieto e forte che si avvicinava velocemente ruppe il silenzio : una moto.
Come un sasso che cade nell’acqua increspandola sconvolgendone l’equilibrio per poi esserne assorbito, così immaginavo questo motociclista sconvolgere lo scenario muto di questo villaggio moderno e fermo, a riposo dopo le fatiche di una dura settimana di lavoro, andarsene lasciando dietro di se solo una scia che si affievoliva fino ad essere coperta di nuovo dal silenzio e dal torpore della noia.
Vedevo questo motociclista come un eroe sconfiggere la banalità e provavo ad associarlo ai volti dei ragazzi che gironzolano lì in torno sperando prima o poi, magari nascosta, origliando qualche discorso dei grandi, di scoprire quale fosse l’identità nascosta sotto il casco.
Le estati passate in quella casa sono i ricordi più belli della mia infanzia il gelato al bar, sempre lo stesso, di fronte a casa appena entravi potevi capire dove ti trovavi solo dall’odore caramellato di tabacco, carte e caffè.
Le sere passate in terrazzo in braccio a mio padre a controllare che l’orsa maggiore fosse sempre al suo posto mentre in tv passava festival bar.
Mi sentivo leggera e forte credevo che la vita fosse in quella strada e che se il male era rappresentato da quel motociclista bè allora era proprio un gioco.
Ora non finirò descrivendo tutto quello che non sapevo e non potevo capire perché sta passando una moto ed è di nuovo estate.

mercoledì 8 febbraio 2012


Quando scrivi NO PROBLEM!

Mi siedo alla scrivania, accendo il computer, apro la prima mail della giornata : una cliente mi chiede di annullare un ordine, non è il massimo come inizio ma io carica e ottimista le rispondo sprezzante del pericolo NO PROBLEM I CANCEL THE ORDER. 
Con un'altra e-mail avviso amministarzione e produzione e ritorno a svolgere i compiti di routine, ignara come un coniglietto che saltella a un metro dalla trappola, dei momenti di panico che mi stanno per assalire.
Ed ecco... proprio quando mi ero già dimenticata di tutto, squilla il telefono e l'impiegata amministrativa con un insano umorismo sadico mi dice " Bella la mail che hai inviato, peccato che il materiale dell'ordine, che vuoi annullare, sia stato ritirato ieri pomeriggio".
SCHOCK elettrocardiogramma piatto, una paresi prendere tutta la parte sinistra del mio corpo, e in quel momento solo un'immagine nella mia mente la cartina dell'Europa e THE NETHERLANDS che lampeggia in rosso.
DEVO BLOCCARE QUELLA PALETTA PRIMA CHE ARRIVI IN SVIZZERA!!!
Piano A
creare un blocco sull'autostrada, raggiungere la paletta e riportarla a Modena ma come?
La danza della neve non la so ancora fare.
Potrei far insorgere i centri sociali del Nord Italia dove sono stata : saranno pur servite a qualcosa tutte quelle sere passate al freddo ad ascoltare gruppi "sconosciuti". Ma come faccio non ho nessun contatto e comunque vista la stagione molti si saranno trasferiti in jamaica e gli altri saranno a spalare la neve. Niente da fare -.-"

Piano B
fermare un'auto della polizia e finalmente gridare "SEGUA QUELLA PALETTA", ma dove? ma come? non ho neanche la targa del camion?!  Però ho il nome del trasportatore !!!


Piano C
Chiamare il trasportatore sperando che la paletta sia ancora presso il suo deposito e bloccare la paletta, questa si che è una grande idea, anche se l'a-team poteva essere una valida alternativa!!!
Chiamo il trasportatore "Buongiorno sono E della G devo parlare con chi si occupa di ritiri per il cliente x "
"Ok bene le passo subito il responsabile"
da lì inizia un'attesa estenuante, così Tra un TU E UN TU TU monto un santuario fai da te, nello sgabuzzino del magazzino ed  in ginocchio su due pallet, di fronte a me il ddt incriminato, come rosario una striscia di pluriball, prego la santa protrettice di tutte le impiegate sfigate.
Non ottenendo risposta attacco e richiamo, forse la prima volta sono stata troppo professionale non hanno capito l'urgenza!!
"Buongiorno sono E della G ho chiamato prima, ma sono rimasta in attesa più 5 minuti inutilmente, sono disperata e devo assolutamente fermare la paletta del cliente x ora mi può passare chiunque mi possa aiutare "
"Ok " speriamo!!! 
" Ciao sono A" o finalmente qualcuno con cui parlare che non sia la centralinista 
" Ciao A sono disperata ..." dopo avergli spiegato tutto, il ragazzo dall'altra parte mi dice 
"ok tranquilla aspetta un attimo" e lì gli vorrei dire no ti prego non mettermi in attesa, ma è troppo tardi e mentre traffica con il telefono per passarmi l'uomo del POTERE cade la linea. 
O.o NOOOOOOOOOOOO
Richiamo e la centralinista mi dice " Ciao E della G (quando la centralinista di un'azienda che non hai mai chiamato prima di quel giorno ti riconosce è preoccupante) si è liberato L'UOMO DEL POTERE te lo passo subito"
In quel momento hanno suonato le campane del duomo a festa o per lo meno io le ho sentite.
"Ciao E della G per sfortuna il camion ieri non è riuscito a passare quindi la paletta è ancora presso di noi" 
qui la mia commozione è esplosa e tra le lacrime l'unica cosa che sono riuscita a dire è stata " guai a voi se la caricate!!!"
 





















venerdì 3 febbraio 2012

Immaginifico scenario : una trentina di giganti della strada spiaggiati sul ghiaccio; attorno a loro piccoli omini con corde e ganci collaborano per riportarli in vita.
Versione moderna dei viaggi di Gulliver. 

mercoledì 1 febbraio 2012

Se sta notte, la temperatura andrà 14 ° sotto zero come previsto, inizieremo a convivere con i ghiacci perenni, a fare scambi culturali con gli eschimesi e ad avere come animali domestici foche, pinguini e orsi polari. Al posto delle auto compreremo bellissimi cani e magari impareremo a stare tutti più vicini. Ci vorrà un secolo per modificare tutta la routine, però ne vedo già i vantaggi!!!